Assegno unico universale per i figli (AUU)

L’assegno unico è un aiuto economico a sostegno dei nuclei familiari in cui siano presenti figli a carico, dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età oppure figli disabili a carico di qualsiasi età, con criteri di progressività in base al valore ISEE.

Il beneficio viene attribuito su base mensile, tramite accredito da parte dell’INPS direttamente sul conto corrente, per il periodo ricompreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo.

La misura è stata introdotta a partire dal 1° marzo 2022 e va a sostituire un ampio ventaglio di prestazioni a sostegno della genitorialità (detrazioni fiscali per figli a carico fino ai 21 anni, Assegno al Nucleo Familiare e Assegni familiari, bonus bebè, premio alla nascita, assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, Assegno temporaneo per figli minori), accorpandole in un’unica prestazione.

Perché rivolgersi a noi

La domanda per l’assegno può essere presentata a partire dal 1° gennaio 2022 tramite il Patronato Acli.

CAF ACLI è a disposizione per il calcolo gratuito dell’ISEE 2022.

SCADENZE
30/06/2023 (Annuale)
Presentando domanda di assegno entro il 30 giugno si ottengono anche le mensilità arretrate a partire da marzo

Da sapere

Il sussidio è riconosciuto a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Chi fa domanda entro giugno si vedrà riconosciute anche le mensilità arretrate, a partire da marzo dell’anno corrente.

Domande frequenti

Non voglio fare l’ISEE, posso chiedere l’assegno unico?

Sì, l’assegno unico spetta anche a chi non presenta l’ISEE ma nella misura minima.

Ho presentato richiesta di assegno unico senza ISEE ma poi ho deciso di farlo e l’indicatore calcolato prevede il diritto ad un importo maggiore. Devo ritornare da voi? Mi daranno le maggiorazioni arretrate?

Non è necessario tornare al Patronato, l’INPS acquisirà in automatico il nuovo ISEE. Se l’ISEE viene presentato entro il 30/06 di ogni anno allora l’importo maggiore calcolato in base ad esso decorrerà da marzo, quindi con gli arretrati. Se invece viene inoltrato dal primo luglio, l’eventuale maggiorazione decorrerà dal mese successivo alla sua presentazione.

Percepisco il RdC, mi spetta l’assegno unico? Devo fare domanda?

Ai percettori di Reddito di cittadinanza spetta un’integrazione relativa all’Assegno Unico. L’importo non corrisponde alle tabelle utilizzate per i non percettori di RdC poiché nel RdC risulta già ricompresa una quota legata ai figli che viene tolta dal calcolo. Di base, l’INPS paga direttamente sulla carta prepagata RdC la quota relativa all’Assegno Unico. In taluni casi, tuttavia, l’Istituto non ha le informazioni complete e corrette per provvedere al pagamento (casi, ad esempio, in cui c’è un solo genitore nel nucleo ISEE oppure ci sono figli con più di 18 anni ecc.). Sarà dunque talvolta necessaria una comunicazione integrativa da inviare all’INPS tramite modulo RdC-com/AU.