Domanda di pensione di reversibilità e di rate maturate e non riscosse

La pensione di reversibilità è la pensione che spetta al coniuge superstite di un pensionato deceduto; una quota di essa spetta anche ad eventuali figli minori, ai figli studenti fino a 26 anni e ai familiari invalidi a carico.

Se il defunto non era ancora pensionato può comunque sussistere il diritto alla pensione ai superstiti ma solo in presenza di determinati requisiti minimi di contributi da lavoro versati dal defunto prima del decesso. In questo caso la pensione viene denominata pensione indiretta.

Gli eredi del defunto pensionato possono presentare all’INPS anche la richiesta delle rate maturate e non riscosse relative alla tredicesima mensilità di pensione. Infatti, la quota di tredicesima matura ogni mese e viene accreditata tra novembre e dicembre: se il pensionato viene a mancare prima di riscuoterla, spetta agli eredi quanto è sino ad allora maturato.

Perché rivolgersi a noi

Il Patronato ACLI, con competenza e professionalità, saprà verificare i requisiti, informarti sull’importo e sulle eventuali riduzioni della reversibilità legate al possesso di altri redditi nonché fornirti le indicazioni necessarie in relazione ai successivi adempimenti previsti. Possiamo anche assisterti in merito a richieste da inoltrare a enti diversi dall’INPS (ENASARCO, Casse professionali).

Avviso
I titolari di pensione di reversibilità sono tenuti a presentare all’INPS il modello RED, la dichiarazione dei redditi prevista per ogni pensionato che riceve prestazioni INPS collegate al reddito.

Requisiti per accedere al servizio

Per aver diritto alla pensione indiretta, legata quindi ad un lavoratore defunto ma non ancora pensionato, servono alternativamente:

15 anni di contributi versati in qualsiasi periodo;

5 anni di contributi, di cui minimo 3 nel quinquennio precedente il decesso.

Da sapere

A prescindere da quando viene presentata richiesta, la pensione di reversibilità e la pensione indiretta decorrono dal mese successivo al decesso.

Domande frequenti

Se ho rinunciato all’eredità di mio marito non possono neppure richiedere la pensione di reversibilità?

La pensione ai superstiti di reversibilità o indiretta si configura come diritto autonomo dei superstiti individuati dalla normativa che nulla ha a che vedere con i diritti degli eredi. Il superstite che rinuncia quindi all’eredità del defunto, se in possesso dei requisiti previsti per essere individuato come superstite dello stesso, potrà presentare la domanda di pensione di reversibilità o indiretta.

Essendo mio marito mancato il 1° di maggio dovrò restituire all’INPS la pensione di maggio?

In caso di decesso avvenuto il primo giorno del mese, la pensione relativa a quel mese non va restituita all’INPS. Il mese in questione concorrerà anche alla maturazione dei relativi ratei di tredicesima spettanti agli eredi.

Mio figlio maggiorenne studente ha iniziato qualche giorno fa a lavorare: sarà quindi costretto a rinunciare alla sua quota di reversibilità?

I figli maggiorenni studenti o universitari in corso legale di studi che iniziano a lavorare possono conservare il diritto alla propria quota di reversibilità a patto che svolgano un’attività lavorativa saltuaria da cui derivi un reddito lordo annuo pari o inferiore a 8861,51 euro per l’anno 2022. Tale limite reddituale viene annualmente rivisto e aggiornato.